La coalizione vincitrice avrà 235 seggi in Parlamento. Ma chi sono i grandi esclusi.
Secondo i dati diffusi dal Viminale il Parlamento sarà composto in questo modo. Sui 400 seggi disponibili alla Camera il centrodestra ne otterrebbe 235. La coalizione avversaria di centrosinistra porterebbe a casa 80 seggi, i Cinque Stelle 51 e il Terzo Polo 21. Il partito vincitore Fratelli d’Italia avrà 118 seggi, la Lega e il Pd 65 seggi, il Movimento Cinque Stelle 51, Forza Italia 45, il Terzo Polo 21 e l’alleanza Verdi-Si 12. Dei 200 seggi in Senato invece 112 andranno al centrodestra, 39 al centrosinistra, 28 ai 5 stelle e 10 al Terzo Polo. Nello specifico a Fratelli d’Italia spettano 66 i seggi, alla Lega 26 e a Forza Italia 19.
Sono 147 i seggi uninominali assegnati alla Camera: 121 sono andati al centrodestra, 12 alla coalizione di centrosinistra, 10 al Movimento Cinque Stelle. Nel proporzionale, o puluirinominale invece Fratelli d’Italia conquista 69 seggi, la Lega 23, Forza Italia 22 e nessuno Noi Moderati. Nel centrosinistra 57 seggi per il Pd, 11 per Alleanza Verdi-Sinistra, nessuno per +Europa e Impegno Civico. Per M5S 51 seggi, 21 per il Terzo Polo e uno per Südtiroler Volkspartei.
Al Senato nel proporzionale sono stati eletti 34 di FdI, 13 della Lega e 9 di FI. Alri 56 nell’uninominale. Dei 39 senatori del centrosinistra, 5 sono stati eletti nell’uninominale. Dei 34 eletti nella quota proporzionale, 31 sono del Pd e 3 dell’Alleanza Verdi-Sinistra. Tra i 28 senatori dei 5 stelle, sono 23 quelli del proporzionale e 5 dell’uninominale. Per Azione-Italia Viva tutti i 9 senatori sono stati eletti nel proporzionale.
Promossi e bocciati nella prossima legislatura
Tra questi ci sono grandi ritorni come il ritorno di Silvio Berlusconi al Senato e anche new entry come Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano Cucchi eletta con Sinistra Italiana e Verdi in Toscana al Senato. Ma ci sono anche grandi esclusi come la senatrice Emma Bonino che rimane fuori dal Parlamento dato che il suo partito +Europa non ha superato lo sbarramento del 3%.
Primo seggio alla Camera per Nicola Zingaretti ex segretario Pd. Prima volta alla Camera anche per Rita dalla Chiesa figlia del generale eletta con il centrodestra. Tornano alla Camera anche le ex ministre di Azione-Italia Viva Elena Bonetti e Mara Carfagna. Cambio di camera invece per la ministra Gelmini che va al Senato. Ritorna in Parlamento anche Marcello Pera, ex presidente del Senato candidato con FdI e Pier Ferdinando Casini che ha sconfitto a Bologna Vittorio Sgarbi. Anche Giulio Tremonti tornerà tra gli scanni del Parlamento e l’attuale presidente del Senato Casellati mentre debutterà il patron della Lazio Lotito.
Bocciati oltre Emma Bonino anche Luigi de Magistris leader di Unione popolare che non ha superato nemmeno il 2%, il leghista Pillon e il fondatore di Italexit Paragone. Grande esclusa nel Pd la firmataria delle unioni civili Monica Cirinnà. Mentre nel centrodestra esclusi Sgarbi e anche Umberto Bossi dopo 35 anni. Anche Luigi di Maio, l’attuale ministro degli esteri non tornerà in Parlamento perché il suo Impegno Civico non è arrivato all’1%.